Per maggior informazioni utili a tutti, pubblichiamo volentieri l’avviso particolare, diffuso il 28.01.2014 e tuttora valido, del Ministero degli Affari Esteri italiano sulla situazione della sicurezza in Algeria e i campi di Tindouf, in cui si raccomanda inoltre di sospendere tutti i viaggi non indispensabili nei campi saharawi di Tindouf e di prendere contatto con l’Ambasciata d’Italia ad Algeri prima di programmare un viaggio nella regione dei suddetti campi. Le misure di sicurezza e il livello di protezione dei campi saharawi non sono omogenei. Anche per questo è opportuno disporre di una scorta armata per gli spostamenti.
Algeria
Il quadro generale di sicurezza nel Paese
risente della instabilità attraversata dalla regione saheliana, che ha
conosciuto un momento di eccezionale tensione con l’attentato terrorista
contro il sito della “Sonatrach – British Petroleum – Statoil”, verificatosi
nel gennaio 2013 a In Amenas.
L’accresciuta instabilità nel Sahel è
inoltre confermata dagli episodi di sequestro verificatisi
negli ultimi anni a danno di cittadini occidentali e perpetrati da gruppi
legati al movimento terroristico di Al Qaida nel Maghreb Islamico (AQMI).
Il persistente rischio terroristico nella
regione si riflette anche nella decisione dell’Algeria di mantenere chiusa
la frontiera con il Mali.
Considerato il complessivo quadro di
sicurezza, tenuto conto dei sequestri di due connazionali nel febbraio e
nell’ottobre 2011 (rispettivamente nei territori a sud della città di Djanet e
nell’area ovest limitrofa a Tindouf) e viste le continue operazioni
antiterrorismo condotte dalle forze algerine nel sud del Paese, si
sconsiglia nella maniera più assoluta intraprendere viaggi nelle regioni
algerine confinanti con Mali, Niger, Libia e Mauritania e nelle province
di Djanet, Illizi, Tamanrasset. E’ altresì sconsigliato recarsi in viaggio
nella regione di Timimoun .
Si raccomanda inoltre di sospendere
tutti i viaggi non indispensabili nei campi saharawi e di prendere
contatto con l’Ambasciata d’Italia ad Algeri prima di programmare un viaggio
nella regione dei suddetti campi. Le misure di sicurezza e il livello
di protezione dei campi saharawi non sono omogenei. Anche per questo è
opportuno disporre di una scorta armata per gli spostamenti.
Dati i frequenti episodi terroristici e le
azioni di contrasto da parte delle Forze di sicurezza, si sconsiglia
fortemente di intraprendere viaggi nella regione della Cabilia, in particolare
nelle province di Tizi Ouzou, Boumerdés, Bouira, nonché nelle regioni di JiJel
e Bejaia.
Si ricorda che nel recente passato hanno
avuto luogo operazioni di polizia condotte dalle forze algerine al confine
con la Tunisia.
Alle imprese che abbiano trasferito
lavoratori in Algeria si raccomanda la più scrupolosa osservanza delle misure
indicate nella sezione “Disposizioni sulla sicurezza per lavoratori,
imprese e cittadini residenti” della voce “Sicurezza” della Scheda.
Si ricorda che, per la pianificazione di
itinerari turistici in Algeria, è comunque necessario appoggiarsi ad una agenzia
di viaggio locale riconosciuta dal Governo algerino, che è tenuta a notificare
preventivamente alle Autorità di sicurezza il tragitto, ai fini della predisposizione
dell’eventuale dispositivo di protezione. Inoltre, sulla base della
situazione di sicurezza contingente, le Autorità algerine possono interdire
l’utilizzo di certi itinerari turistici o di vie di comunicazione al traffico o
imporre l’utilizzo obbligatorio di personale di scorta.
Prima di programmare viaggi turistici
nella zona di Ghardaia, si raccomanda di prendere contatto con
l’Ambasciata d’Italia ad Algeri per un aggiornamento sullo stato di tensione
sociale che ha caratterizzato l'area nelle scorse settimane.
Per maggior informazioni clicca: qui
http://www.viaggiaresicuri.it/index.php?algeria