Nota della RACMI sulla propaganda del Sindaco di Sesto Fiorentino

venerdì 23 novembre 20120 commenti


Nota della RACMI sulla propaganda del Sindaco di Sesto Fiorentino

Venerdì  23 novembre 2012

Abbiamo saputo con grande sorpresa che il Sindaco di Sesto Fiorentino signor Gianni Gianassi ha organizzato per sabato 24 novembre 2012 un incontro con la signora Aminatou Haidar e con la partecipazione della “Robert Kennedy Foundation of Europe”, all’occasione di tale inutile e controproducente iniziativa vorremo apportare allo stesso Sindaco e alla Robert Kennedy Foundation e all’opinione pubblica questa nota.
È doveroso fare luci: Haidar Aminatou è nata nel 1967 a Tata (provincia di Agadir) territorio marocchino che era sotto la colonizzazione francese, Tata non è implicata nel conflitto regionale del Sahara marocchino liberato dal Marocco nel 1975 che era sotto la colonizzazione spagnola. Dunque Aminatou non è saharawi doc.
Proprio in questa città, il suo padre era funzionario dello Stato marocchino. Il suo nonno paterno era Caid e il suo padre faceva parte dell'Esercito di Resistenza Marocchina contro il colonialismo francese. Il suo nonno materno era Caid a Laayoune e ha presentato diverse volte allégeance al defunto SM Re del Marocco Hassan II. Haidar, impiegata a Boujdour, ha percepito a questo titolo emolumenti ed è stata indennizzata due volte dall'IER (Istanza Equità e Riconciliazione) con un bel 48.000 euro, meglio dei veri militanti dell’USFP vittime degli “anni di Piombo”. Il Leader Mohammed El Yazghi ha avuto soli 10 centesimi simbolici di indennizzo.
Aminatou Haidar, ha ricevuto nell'ottobre 2009, in America, una targa dalla Robert Kennedy Foundation, grazie a un ufficio di avvocati a Washington in cui gli onori sono stati sistemati dall'Algeria. La sua foto, in allegato, con l'ambasciatore algerino Baali addossando la bandiera algerina testimonia un’altra volta la strumentalizzazione di Algeri della questione del Sahara per tentare di indebolire il Marocco. La sicurezza militare algerina ambiziosa da anni di creare nelle province del Sud del Regno del Marocco un movimento separatista sul modello di Herri Batasuna, il braccio politico dell'ETA, in cui Haidar e consorti costituivano il nucleo duro.
È nostro dovere - come attivisti della società civile e rappresentanti delle associazioni della comunità marocchina in Italia - di dire che al contrario di ciò che Aminatou pretende di essere, ella non ha mai rinunciato alla violenza, continua ad istigare ed a promuovere la violenza tra i giovani nelle province sud del Marocco. Altro che Gandhi, il sostegno di Haidar alla violenza è uno schiaffo alla memoria e lo spirito della non violenza di Gandhi.
Portiamo a vostra conoscenza che Aminatou Haidar non è una “giurista” o difensore dei diritti delle persone, ma è una che sta attuando una strategia di una Agenda straniera algerina molto conosciuta da tutto il mondo.
È doveroso di dire due parole al Signor Sindaco: Esattamente, mentre la crisi economica in Italia sta colpendo tutti, compressi i cittadini di Sesto Fiorentino, il Sindaco gira il mondo, organizza eventi inutili, come questo, con i soldi dei contribuenti, usando abusivamente anche l’immagine d’Italia nelle azioni propagandistiche pro separatismo in Africa. È inaccettabile.
Ci permettiamo di rivolgersi al Sindaco Gianni, che ha visitato tranquillamente Haidar in Marocco, alla sua coscienza e al suo spirito di responsabilità per consigliare i separatisti del “Polisario” di smettere di strumentalizzare i dolori di quelli che sono sotto loro sequestro nei campi di Tindouf in (Algeria) per fine di guadagni materiali.
È doveroso ricordare che abbiamo inviato una lettera aperta alla Robert F. Kennedy Foundation sui diritti dell’uomo calpestati a Tindouf in Algeria il 31 agosto 2012.

Rete delle associazioni della comunità marocchina in Italia

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