“Polisario – crisi del Mali – terrorismo o germi di una conflagrazione politico-sicuritaria nella regione del Sahel e in Nord Africa”

giovedì 1 novembre 20120 commenti

“Polisario – crisi del Mali – terrorismo o germi di una conflagrazione politico-sicuritaria nella regione del Sahel e in Nord Africa”

Estratti da Analisi di Farid Mnebhi
L'affondamento del conflitto del Sahara e il decadimento interno di un polisario sempre ridotto a subire i contraccolpi negativi dell'ostinazione dell'Algeria a perpetuare questa disputa che l'oppone al Regno del Marocco nel solo scopo di indebolire questo paese, ha sistematicamente indotto un'esacerbazione delle tensioni e dei clivaggi in seno a questa entità (polisario) ed accentuato, allo stesso tempo, la precarietà delle condizioni di vita delle popolazioni sequestrate.
Così e davanti alla mancanza di prospettive di avvenire, decine giovani saharawi lasciano quotidianamente i campi dei separatisti in Algeria per ritornare in Marocco. Mentre altri, generalmente nati nei campi di Tindouf ed essendo cresciuti in Algeria, tendono a ribaltarsi nella delinquenza e la criminalità integrando nelle reti di traffico in ogni genere fiorente nella regione. 
Questa malsana ambiente, aggravata dal nepotismo e l'arricchimento illecito dei dirigenti del polisario che deviano a conto loro gli aiuti umanitari, ha creato anche un concime propizio alle operazioni di arruolamento di parecchi giovani saharawi che sono oramai ricettivi del discorso islamista in seno dei movimenti estremisti religiosi. 
Questa ultima tendenza osservata, particolarmente, dalla metà degli anni 2000, contaminata dal concentrato e il rafforzamento della movenza islamista radicale mauritana, aveva dato luogo all’implicazione di diversi decine giovani saharawi nelle operazioni terroristiche messi a termine dal branco mauritano dell’ex GSPC algerino nella regione del Sahel.
Si è rinforzata, nel frattempo, a causa del deterioramento, da una parte, delle condizioni di vita nei campi saharawi, ma anche allo sguardo dell'uscita di una nuova tendenza al livello regionale incarnata dalle sinergie sempre più evidenti tra i gruppi terroristici e le bande criminali versate nei traffici in ogni genere in cui i saharawi giocano tanto i primi ruoli, le implicazioni delle mafie sahrawi sono state verificate e sono state dimostrate nei traffici di droga e soprattutto di armi che sono vendute dai negoziati sahrawi all'ex GSPC, portante, dal 2007, la denominazione di Al Qaida al Magreb Islamico (AQMI).
Questa tendenza si è consolidata anche a causa del disagio della dirigenza del polisario che provava un imbarazzo certo nei confronti del suo mentore algerino in quanto a divulgare l'endemia islamista radicale che si è impossessata dei campi dove dei facilitatori e degli indottrinatori  si dedicano alla radicalizzazione di questi giovani incitandoli a raggiungere i campi di AQMI al nord del Mali. 
Share this article :
 
Copyright © 2011. euro africa - All Rights Reserved
Proudly powered by Blogger