Nota della RACMI sul 68° anniversario della Liberazione d’Italia dall'occupazione nazi-fascista

mercoledì 24 aprile 20130 commenti


Nota della RACMI sul 68° anniversario della Liberazione d’Italia dall'occupazione nazi-fascista
18 Luglio 1944.  Dopo aspri combattimenti, Poggibonsi fu liberata dalle truppe Francesi, composte in massima parte da soldati Marocchini.
Nelle foto alcuni momenti più significativi dell'avvenimento.
Le foto sono state fornite dal "Museo di Guerra Britannico".
Soldati marocchini a Poggibonsi (SI)



All’occasione del 68° anniversario della Liberazione d’Italia dall'occupazione nazi-fascista, il 25 aprile, vorrei in qualità di coordinatore della RACMI dedicare questo contributo alla memoria di tutti i caduti, all’Europa libera dal nazifascismo compressa Italia.
Intendo così ricordare tutti coloro che hanno offerto la loro vita per liberare Italia e non solo, dall’occupazione nazifascista.
Se oggi l’Italia è una democrazia lo dobbiamo al sacrificio dei partigiani e dei soldati delle Forze Alleate, oltre ovviamente all’impegno e all’abnegazione di molti cittadini italiani.
Certamente le forze e le coscienze vive si impegnano, per sempre, a mantenere viva la memoria delle lotte per la Liberazione, affinché la pagina oscura del regime fascista e dell’occupazione nazista non si ripeta mai più.
Alla liberazione d’Europa e accanto alle truppe alleati hanno partecipato anche circa 200.000 soldati marocchini. I caduti nella battaglia di onore erano in migliaia, tra 1939 e 1945.
Va sottolineato che tutti questi soldati marocchini reclutati nell’Esercito francese per liberare Francia stessa, Italia, Olanda, Belgio … occupati dalla Germania nazista si considerano a pieno titolo veri alleati, come gli americani e gli europei. Questi soldati furono valorosi combattenti e feroci difensori della libertà, ma il loro sacrificio per il quale il mondo libero deve dare un eterno riconoscimento anche in Italia.
Da apportare che Francia, Olanda e Belgio si ricordano, ogni anno, la partecipazione marocchina commemorando la memoria dei soldati marocchini caduti nel campo d’onore, con la presenza ufficiale dei marocchini, e in questa occasione chiedo pressantemente, a nome della Rete delle Associazioni della Comunità Marocchina in Italia, il riconoscimento ufficiale a questi soldati come veri e propri alleati alla liberazione d’Italia e di avviare un dialogo serio con i marocchini per le future partecipazioni alle cerimonie ufficiali e popolari della liberazione in tutta Italia.

Yassine Belkassem

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