11 / 11 / 2012
Dal Forum Firenze 10+10 è uscita una proposta di "call to action", che dopo un breve testo evidenzia l'importanza della giornata di mobilitazione europea del 14 novembre, in cui lo sciopero generale proposto dalla Ces e dal sindacalismo di base è stato assunto dai movimenti sociali, e lancia come appuntamento comune la data del 23 marzo 2013 a Bruxelles in occasione della riunione primaverile del Consiglio Europeo. Le forme e le modalità dell'iniziativa saranno discussione in forma partecipata nelle prossime settimane. Il testo continua poi con una serie di appuntamenti e di scadenze e nei prossimi giorni usciranno anche i report dei vari assi di lavoro, delle "convergenze" che si sono tenute durante le 4 giornate.
Arrivare a questa conclusione non è stato semplice. C'è stata discussione su cosa e come scrivere un testo finale: chi lo voleva più definito nell'analisi degli obiettivi, chi voleva contenesse tutte le scadenze uscite dalle giornate d'incontro, chi dava più importanza alla metodologia della stesura che non al contenuto etc ...
Al di là della cronaca dell'assemblea che vi proponiamo alla conclusione dell'articolo proviamo a condividere alcune note e riflessioni.
Inanzittutto il fatto che come abbiamo visto anche in altri momenti europei la data del 14 novembre, ormai alle porte, e la proposta del 23 marzo a Bruxelles siano assunte come momenti condivisi può rappresentare una possibilità. C'è bisogno infatti di cogliere l'opportunità, di provare, consapevoli delle difficoltà sociali del tempo della crisi, a costruire spazi d'azione comune, a camminare il percorso di una dimensione europea delle mobilitazioni, fatte con una pluralità di voci, di aprire spazi pubblici larghi e attrattivi. La pressione delle attuali scelte imposte dalle istituzioni europee con il ricatto del debito si trasfomano in politiche nazionali di austerity, di privatizzazione dei beni comuni, di attacco al welfare ai diritti. Per questo pensare oltre le proprie appartenenze tematiche e di forma a convergere nel costruire un appuntamento comune nella primavera prossima può rappresentare una occasione, un'orizzonte collettivo che sfida tutti a lavorare insieme. A questo serve una proposta come quella della primavera prossima a Bruxelles.
C'è poi il nodo delle forme della condivisione e della decisione collettiva, partendo da una ovvia differenza di modi, linguaggi, esperienze che qualsisi spazio europeo porta con sè. In questa ricerca non servono modelli proposti come "la soluzione". La forma non può risolvere sostanza. Non è automatico che modalità di discussione utilizzate in questa o quella esperienza siano la ricetta magica. Si tratta di costruire un'azione condivisa, avere voglia di "cedere sovranità" per costruire non una mediazione al ribasso ma una partica del comune. E poi alla fine soprattutto, ci vuole anche la consapevolezza estrema che nessuna rete o organizzazione vecchia o nuova, oggi ha la risposta alla situazione in cui viviamo, che solo movimenti reali, conflitti comuni agiti da tanti possono cambiare l'esistente. Chi pensa ed assolutizzare forme e modi della propria espressione è destinato già alla mera autorappresentazione.
Il 14 novembre, la proposta di marzo a Bruxelles, gli incontri europei che ci sono stati da Francoforte a Madrid, a Firenze possono essere possibilità per un azione europea, innervata da un lessico comune da costruire nei conflitti e nell'azione sociale reale per sfidare l'esistente e costruire percorsi alternativi per un Europa comune.
MaterialiVIDEO
* Appello alla mobilitazione
Testo
UNIRE LE FORZE PER UN'EUROPA COMUNELa nostra Democrazia invece della Loro Austerità
Organizzazioni della società civile, movimenti sociali, sindacati e cittadini impegnati contro l’austerità e il debito, per i beni comuni sociali e naturali, per i diritti sociali e del lavoro, per la democrazia, la giustizia globale e la pace, per le istanze di genere e i diritti dei migranti si sono ritrovati a Firenze 10+10.
Noi chiediamo una mobilitazione europea permanente che sostenga le lotte per sconfiggere la
crisi e costruire un futuro per tutti in Europa e nel mondo. Questa mobilitazione includerà sia
azioni di convergenza che mobilitazioni locali.
La prima iniziativa unitaria di larga convergenza europea sarà loSciopero Generale e le mobilitazioni contro l’austerità in tanti paesi europei il 14 novembre.
Promuoviamo una giornata comune di mobilitazione in occasione del Summit di Primavera dell’Ue che avrà luogo il 23 marzo a Bruxelles.
Sosterremo le seguenti azioni e mobilitazioni:
• 18 Dicembre 2012: Giornata Mondiale dei Migranti
• 23-27 Gennaio 2013: Mobilitazione Contro la Finanziarizzazione della vita e dei beni comuni (mobilitazione contro le banche)
• 8 Marzo 2013: Mobilitazione europea per affermare l'emancipazione delle donne contro l’austerità e il debito
• 26/30 Marzo 2013: Forum Sociale Mondiale in Tunisia
• Maggio 2013: Blockupy a Francoforte (Germania)
• Maggio/Giugno 2013: Alter Summit ad Atene (Grecia)
• Giugno 2013: azioni in occasione del vertice G8 nel Regno Unito
• Azioni concrete di solidarietà per sostenere le vittime delle politiche di austerità così come le vittime della violenza razzista e di abusi.
Le organizzazioni possono sostenere le azioni dove intendono partecipare con le modalità che riterranno più consone alle loro pratiche.
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I resoconti dalle 5 sfere di alleanza, gli appelli e gli altri documenti prodotti durante gli incontri di Firenze 10+10 saranno pubblicati sul sito www.firenze1010.eu quando arriveranno all'indirizzo: info@firenze1010.eu
* Prima parte dell'assemblea conclusiva, a cui sono seguiti gli interventi dei 5 assi tematici, la presentazione del WSF a Tunisi, l'intervento delle donne, del Movimento Federalista europeo, delle reti dell'est europa dedicato al pericolo della destra ed altri.