PARAGUAY ROMPE CON I SEPARATISTI “POLISARIO”

venerdì 13 dicembre 20130 commenti

13/12/13
La Presidenza dell’Alta Camera del Parlamento di Paraguay ha preso posizione, giovedì, di sostenere la legalità internazionale nel risolvere il conflitto artificiale del Sahara marocchino e di rompere le sue relazioni con l’organizzazione “polisario” perché è “un movimento separatista armato”.
La rottura è avvenuta dopo intensi incontri di una delegazione marocchina capitanata dal leader dell’opposizione in parlamento marocchino, Ilyass El Omari, con le autorità del Paraguay. Tutti i marocchini sono unanimi sull’integrità territoriale, la marocchinità del Sahara e sulla difesa dell’unità del paese.
Il Presidente della Alta Camera del Parlamento Julio Cesar Velazquez ha fatto sapere in un comunicato dopo la conclusione degli incontri, che “in seguito alle riunioni fruttuose tra la delegazione marocchina guidata da Ilyass El Omari e la Presidenza della Alta Camera, numerosi deputati e senatori; responsabili del governo, rappresentanti delle organizzazioni della società civile; oltre ai responsabili dei settori economici, per l’approfondimento delle relazioni bilaterali e le modalità per migliorare e consolidare la cooperazione di interesse comune.”
Da un altro lato continua il comunicato della Presidenza, che “dopo aver discusso le conseguenze negative della decisione unilaterale presa nel 2011 dall’ex consigliere Jorge Lara Castro che aveva costituito rapporti con la cosiddetta rasd, condotta da una organizzazione separatista armata “polisario”, e dopo la presentazione dei chiarimenti necessari da parte della delegazione marocchina sul tema, la Presidenza della Alta Camera ha espresso il suo sostegno alla legalità internazionale e all’opzione dei negoziati per risolvere questo conflitto, così come la sospensione di ogni forma di relazione con “polisario””.
L’organizzazione separatista sostenuta, finanziata ed armata nel passato dal Gheddafi e dall’Algeria per motivi egemonici nel Nord Africa durante il periodo della guerra fredda e per destabilizzare il Marocco, ha la sede nei campi di Tindouf in Algeria, sconsigliati per i viaggi dalla Farnesina e dai governi del mondo, per l’insicurezza e il terrorismo. Proprio in questa rischiosa e pericolosa zona, la cooperante del CISP Rossella Urru è stata rapita, sequestrata per nove mesi poi liberata grazie di un riscatto pagato dal governo italiano. Elencata ultimamente nella lista nera del terrorismo internazionale dal Giappone accanto ad Al Qaeda, numerose autorevoli mass media italiane ed internazionali e diversi Centri di studi strategici internazionali confermano il nesso tra elementi del “polisario” e i gruppi criminali e terroristici in Algeria ed in Sahel.
La rottura del Paraguay con i separatisti avviene dopo due settimane che Panama ha cacciato via il rappresentante del “polisario”. Nessun paese europeo, nessun paese arabo o musulmano salvo Algeria, nessun paese asiatico salvo Timor Est e Corea del Nord riconosce “polisario”. In Africa solo qualche paesi guidati da militari corrotti e comprati dal Gheddafi e Algeria che la riconoscono. Nell’America latina rimane solo Cuba che riceve ancora bambini minori deportati dai campi di Tindouf per “la rieducazione e l’arruolamento militare”.


Yassine Belkassem
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