Una conclusione sull'attivismo terroristico del polisario in Mali e nella regione sahelo-saharawi

venerdì 2 novembre 20120 commenti


Una conclusione sull'attivismo terroristico del polisario in Mali e nella regione sahelo-saharawi

Estratti da Analisi di Farid Mnebhi

Al termine di tre articoli intitolati "
“Polisario – crisi del Mali – terrorismo o germi di una conflagrazione politico-sicuritaria nella regione del Sahel e in Nord Africa”, “Partecipazione attiva dei recluti del polisario nelle operazioni terroristiche dell’AQMI”e  "Le incidenze della crisi del Mali sul movimento del raggiungimento dei giovani saharawi il Nord del Mali” è permesso di affermare che il polisario sostenga attivamente in uomini e materiali i movimenti islamisti jihadisti che imperversano nella regione Sahelo-sahariana.

Polisario in Mali
Gli elementi di prova contenuti in questi tre articoli sono inconfutabili e contraddicono le affermazioni di pseudo dirigenti del polisario che secondo loro le notizie su una supposta collusione tra il polisario ed i terroristi islamisti in Nord Mali e nella regione sahelo-sahariana sarebbero infondate.
Bisogna ricordare che questa collusione si è fatta sotto l'occhio dell’Algeria attraverso l’oligarchia militare – finanziaria algerina che detiene tutti i Poteri.
Infatti, è ragionevole pensare che gli elementi armati del polisario possano circolare liberamente fuori dei campi dei sequestrati di Tindouf, una zona ultra sicurezzata dall'Esercito, la sicurezza algerina e miliziani della direzione del polisario senza le autorizzazioni indispensabili delle autorità di Algeri?
È logicamente possibile che questi stessi elementi del polisario, armati e motorizzati, possano circolare liberamente in tranquillità nel deserto algerino fino al confini delle frontiere meridionali od orientali per stabilire dei contatti coi terroristi islamisti per rinforzare la loro fila senza l’accordo di queste stesse autorità algerine?
Algeria e il polisario
Dunque non c’è una connivenza tacita tra queste stesse autorità algerine, il polisario ed i terroristi islamici per destabilizzare tutta la regione sahelo-sahariana al profitto dei loro soli interessi?
Le risposte a queste domande sono contenute nei tre articoli sopracitati.
Non possono essere oggetto di un qualsiasi dubbio. Le prove portate sono inconfutabili e verificabili.
Questo è perché, siamo seri e rispondiamo a questa semplice interrogazione: è ammissibile che certi paesi continuano a portare il loro sostegno al sedicente movimento di liberazione nazionale che è il polisario?
Il polisario scalza gli sforzi in Mali
Un raggruppamento di individui che sequestra nei campi di Tindouf saharawi marocchini che chiedono di raggiungere solamente il Marocco.
Questi stessi individui che scherniscono i diritti uomini elementari, violano la legalità internazionale, portano attentato all'integrità territoriale di un Stato sovrano, in rapporto di connivenza col terrorismo ed la criminalità organizzata, scalzano tutti gli sforzi della comunità internazionale che mira a regolare la crisi del Mali.
Questi sinistri personaggi che rapiscono in pieno campo di Tindouf dei lavoratori umanitari stranieri venuti ad aiutare le popolazioni sequestrate per rimetterli ai terroristi islamici che detengono ancora cittadini stranieri nei confini saheliani.
La risposta è evidentemente no.
A questi paesi di riflettere sopra prima che sia troppo tardi e che questo stesso polisario non gli faccia pagare in contante il suo sostegno esportando il terrorismo jihadista nel loro paese.
Penso al Sud Africa particolarmente, al Nigeria e ad altri Stati africani anglofoni …, a maggioranza cristiana o animista e dove si raccoglie multi etnie e tribù rivali. Dunque una preda facile per gli islamici jihadisti che hanno ad accendere solamente queste rivalità per incrostarsi ed installarsi durevolmente in questi paesi seminando il caos, l'intolleranza, la violenza cieca e la morte.
Tutti gli ingredienti obiettivi sono presenti. Il polisario possiede delle rappresentanze o degli agenti in diversi questi paesi africani. Dei contatti sono stati stabiliti già coi perturbatori potenziali al loro soldo così come delle reti sovversive create dalle loro cure.
Questo stesso modo operatorio è in vigore in Europa, in America ed in Asia.
Aspettano solo il momento propizio per entrare in azione e favorire l'insediamento dei jihadisti islamiti per finalità che si indovina facilmente: la creazione di Stati terroristici.


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