Stolen – documentario censurato da You Tube e fuori legge in Algeria

mercoledì 6 marzo 20130 commenti


Stolen – documentario censurato da You Tube e fuori legge in Algeria

Stolen

di Yassine Belkassem

 

È stato censurato oggi “Stolen” un documentario australiano girato nei campi di Tindouf in Algeria detti “campi saharawi”.
“Stolen” di fama internazionale, è stato presentato anche in Italia dall’Internazionale a Roma, malgrado il rifiuto di alcuni ambienti filo Algeria in Italia.
Per “Internazionale a Roma”, il ciclo che propone i migliori documentari prodotti nell'ultima stagione, selezionati per il festival che la rivista organizza da anni a Ferrara, era in programma "Stolen" di Dan Fallshaw e Violeta Ayala. Australia, 2009 (77', con sottotitoli in italiano). “Partiti per documentare la situazione dei sahrawi, il popolo originario del Sahara Occidentale, due registi australiani scoprono una realtà nascosta: l'esistenza della schiavitù nei campi profughi del Fronte Polisario a Tindouf in Algeria”, sottolinea il giornale italiano “Corriere della Sera”.
Il schiavismo è molto diffuso in questi campi, la scorsa settimana le autorità Mauritane hanno arrestato un “proprietario” proveniente da questi campi amministrati dall’Esercito algerino e i separatisti del polisario, durante il suo spostamento nel deserto di Zwirat, in seguito alla denuncia di una famiglia di colore nero composta di 11 membri messa in schiavitù.
Il sito “AlgeriaTimes” rapporta, da Zwirat, che un famiglia saharawi composta da 11 membri è stata liberata dalla schiavitù nei campi di Tindouf in Algeria grazie all’intervento dell’Esercito della Mauritania.
La famiglia aveva profittato del suo spostamento assieme al “proprietario” nel territorio mauritano e hanno chiesto aiuto all’Esercito mauritano in un posto di blocco a Tierce  vicino a Zwirat, il 01 marzo 2013.
Il “proprietario” è stato arrestato e denunciato di sfruttamento e schiavismo insieme al suo figlio.
La famiglia liberata ha raccontato allo stesso giornale la sua vita e il tragedia del schiavismo in cui le vittime sono uomini e donne di colore nero nei campi di Tindouf amministrata dall’Esercito algerino e i separatisti del polisario.
La famiglia, condannando il silenzio algerino di tutto ciò che accade nei campi di Tindouf, ha lanciato appello alla Conferenza della Cooperazione Islamica, alla Liga Araba e tutte le associazioni dei diritti umani arabe ed internazionali di intervenire d’urgenza per liberare la gente sottomesse allo sfruttamento e al schiavismo.
Il giornale, apporta, inoltre, una dichiarazione di uno esponente del movimento SAM Yahdih Mohamed Ahmed Baba che lotta per la liberazione di neri nei campi, in cui esprimendo la sua soddisfazione per liberazione di questa famiglia e sottolinea la volontà del suo movimento di continuare a denunciare il polisario responsabile diretto del schiavismo  nei campi fino alla liberazione di tutti i schiavi.
“Stolen” è messo fuori legge in Algeria, ora è stato censurato anche da You Tube, secondo quanto ha scritto oggi il giornalista marocchino Moubarak Samane sul sito nordafricano “Akhbarona”, l’Algeria che spende ogni anno miliardi di dollari per impedire di presentare il documentario nei festival internazionali, è riuscita per ora a censurarlo anche tramite questo mezzo di comunicazione.
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