L’ITALIANO IN MAROCCO: I DATI DEL CONSOLATO DI CASABLANCA
CASABLANCA\ aise\ - Negli ultimi anni l’insegnamento della lingua italiana nei
paesi del Nord Africa e del Medio Oriente ha registrato una costante
espansione. La lingua infatti, non più barriera ma potenziale veicolo di
scambio tra una sponda e l’altra del Mediterraneo, viene sfruttata a pieno
quale strumento di comunicazione e incontro.
È
quanto si legge sul primo numero del Bollettino del Consolato d’Italia a Casablanca che
analizza, in particolare, la situazione in Marocco.
"Il caso del Marocco – si
legge – può essere considerato emblematico: accanto alle lingue “tradizionali”
come l’inglese e il francese infatti, lo studio dell’italiano sta acquisendo
un’importanza sempre maggiore non soltanto a fini commerciali ma anche sociali
e culturali. A spingere i marocchini ad avvicinarsi alla nostra lingua infatti
sono sia motivi di lavoro (molti degli studenti presso l’Istituto Italiano di
Cultura di Rabat e presso l’associazione Dante Alighieri di Casablanca e molti
giovani diplomati del liceo italiano di Casablanca, per esempio, lavorano o
lavoreranno in ditte italiane) sia il desiderio di recarsi in Italia per
ricongiungersi ai propri parenti o per completare gli studi anche grazie alle
Borse di studio assegnate ogni anno dal Ministero italiano degli Affari Esteri
a studenti, dottorandi e docenti".
La lingua italiana, spiega
il Consolato, viene insegnata nell’ambito del Quadro Comune Europeo di
Riferimento del delle lingue con attestato finale nei corsi dell’Istituto
Italiano di Cultura (IIC) di Rabat e dalla Dante Alighieri di Casablanca.
Per
quanto riguarda le università sono stati attivati corsi di lingua e cultura
italiana già nel 1986 e 1987 rispettivamente a Rabat e Casablanca. Dall’anno
accademico 2001/2002 è stato, inoltre, aperto il dipartimento di italianistica
presso la facoltà di Lettere e Scienze Umane dell’Università Mohamed V che si
affianca agli atenei in cui l’italiano viene insegnato come lingua
complementare (Casablanca, Marrakech).
Nell’ambito
degli Accordi bilaterali tra il Marocco e l’Italia, infine, nell’anno scolastico
1993/1994 il Ministero de l’Éducation Nationale, de l'Enseignement Supérieur,
de la Formation des Cadres et de la Recherche Scientifique ha inserito la
lingua italiana nei programmi curricolari in 20 scuole superiori del Regno.
Ad
oggi a studiare l’italiano in tutto il Marocco sono quasi in 5000 e 87 sono gli
insegnanti divisi tra Lycées (27) e Collèges (50) cui si aggiungono il Centre
Pédagogique Régional (CPR), l’École Normale Superieure (ENS) di Rabat, numerose
scuole private e il Centro Euro-Mediterraneo di cinematografia e
dell’audiovisivo con sede a Ouarzazate.
"Un
risultato di certo incoraggiante per tutti coloro che lavorano nel settore e si
impegnano affinché la lingua italiana, che – conclude il Consolato – già
suscita ampio interesse, continui a coinvolgere sempre di più gli studenti e i
lavoratori marocchini". (aise)