L’UE interpellata su frode di aiuti umanitari e
terrorismo nei campi di Tindouf
Di Yassine Belkassem
L’europarlamentare
socialista francese, Gilles Pargneaux, ha interpellato tramite
richiesta scritta, la commissione europea sull’oggetto degli aiuti umanitari
che l’unione europea attribuisce ai campi di Tindouf in Algeria dal 1993.
L’europarlamentare
ha chiesto se la Commissione europea prende misure che si impongono per
assicurarsi che questi aiuti arrivino bene ai suoi beneficiari, se si, quale
sono queste misure, sapendo che numerose inchieste dell’Ufficio europeo della
lotta antifrode (OLAF) dimostrano frode nell’attribuzione di
questi aiuti.
L’europarlamentare
auspice altresì di sapere se la Commissione Europea detiene informazioni
precise e recenti sul numero della popolazione che vive nei campi di Tindouf,
reclamato dall’Alto Commissariato per i Rifugiati delle Nazioni Unite, (HCR), chiedendo come la Commissione possa percepire di
gestire efficacemente un aiuto umanitario mirato senza questa informazione
cruciale.
Gilles
Pargneaux chiede nella stessa interpellanza se la Commissione vede di prendere
sanzioni contro Polisario che gestisce gli aiuti umanitari destinati alle
popolazioni dei campi di Tindouf, in seguito alla conferma di Mali
dell’esistenza di elementi del polisario tra i terroristi d’Al Qaida nel
Maghreb islamico (AQMI) nel Nord del Mali.
La Commissione europea attribuisce ogni anno tramite la
Direzione generale dell’aiuto umanitario (ECHO)
un importo di 10 milioni di euro ai campi di Tindouf amministrati dall’Esercito
algerino e dai separatisti polisario.