Marocco: Il terzo convegno nazionale dell’industria
focus sul “contratto-programma”
Di Yassine Belkassem
Il terzo
convegno nazionale dell’industria avvenuto
sotto la presidenza effettiva di SM il Re Mohammed VI, mercoledì 20 febbraio a Tangeri che ha registrato la partecipazione di oltre 1.500 invitati,
nazionali e internazionali è un appuntamento per gli industriali marocchini e
stranieri per l’innovazione e la produttività, è un focus su una parte dell’economia
marocchina in piena evoluzione.
Il Patto Nazionale dell’Emergenza
Industriale (PNEI) è basato su due idee fondamentale; la prima
e di focalizzare sulle filiere competitive del Marocco: automobile, aeronautica, elettronica, agroalimentare,
tessile e cuoio, e offshoring. La seconda idea è sulla competitività delle PME,
il miglioramento del clima degli affari, la formazione e lo sviluppo della “Piattaforma
industriali integrate”.
Sua Maestà il Re, tenta di mantenere una forte mobilizzazione a questo settore vitale, per questo gli attori pubblici e
privati tentano di concretizzare le scelte strategiche adottate dal Regno per
affrontare le sfide dello sviluppo.
Per tracciare una contratto-programma del settore, hanno avuto luogo incontri tra professionisti durante il
convegno per presentare l’offerta industriale del Marocco per arrivare a
maggior investimenti che permettano la ricchezza dell’economia marocchina.
Essendo in prima fila mondiale nei tre settori industriali (energia rinnovabile, fosfati, industria automobile), il
Marocco sta ad un passo di riuscire il suo incarico ai BRICS. Le misure fiscali approvate nel quadro
del Progetto legge della Finanziaria 2013 incoraggeranno l’investimento industriale.
Un altro punto di forza per l’economia marocchina sta nella stabilità politica la sicurezza che regna nel paese, accanto alla riforma
della regionalizzazione avanzata e la riforma della Giustizia iniziate dalla
Sua Maestà il Re MOHAMMED VI che vanno contribuire grandemente al miglioramento
della governance attraverso un pilotaggio economico decentralizzato.
A questo evento, Sua Maestà il Re Mohammed VI
del Marocco, accompagnato dal SAR il Principe Moulay Rachid, ha ricevuto, mercoledì 20 febbraio a Tangeri,
il Presidente del Consiglio di sorveglianza del Gruppo “FSD”, specializzato nell’industria
dell’automobile, Michel Henri
Pinaire.
Nella stessa giornata, il Sovrano ha
ricevuto il Presidente Esecutivo e il PDG del grouppo "Yazaki Europe Limited", rispettivamente
. Horst Rudolph e Masaaki Yochizawa.
Le udienze
sono avvenute in presenza del Capo del Governo Abdelilah Benkirane e del ministro
dell'Industria, del Commercio e delle Nuove tecnologie, Abdelkader Amara.
Presentando un bilancio alla metà del percorso del Patto
Nazionale dell’Emergenza Industriale (PNEI) durante il terzo convegno dell’industria, il
ministro dell'Industria,
del Commercio e delle Nuove tecnologie, Abdelkader Amara ha indicato che l’anno
2012 ha conosciuto un flusso d’investimenti diretti stranieri industriali che
hanno raggiunto circa 8 miliardi con tasso di 26 per cento.
Le premesse del “Maroc
industriel” cominciano a prendere forma dopo
quattro anni dall’inizio del Patto, con una realizzazione di diversi progetti industriali
di diversi settori. Il ministro ha fatto ricordare che gli esportazioni dell’industria
dell’automobile ha registrato un aumento del 125 per cento nel periodo 2009-2012,
con 27 miliardi di dirham nel 2012 e un aumento di posti di lavoro a 60 per
cento.
Il Ministro
ha precisato in questo quadro che con il progetto Renault (più di un miliardo d’investimento, 350.000
veicoli prodotti ogni anno e 360.000 posti di lavoro diretti ed indiretti) il
settore dell’automobile sarà il primo settore esportatore in Marocco.
Nel
settore dell’aeronautica, le esportazioni
sono arrivate al 57 per cento e i posti di lavoro hanno raggiunto un bel 30 per
cento di aumento.
Nel
settore dell’offshoring, che costituisce
il settore il più avanzato in termini d’implementazione della strategia
Emergence, il ministro ha indicato che il Marocco è entrato oggi nel club delle
destinazioni Offshoring riconosciute nel mondo, in particolare nel mondo
francofono.
Da
ricordare in questa Focus che il settore dell’Offshoring sta vivendo una
dinamica molto positiva sul livello internazionale, con uno sviluppo molto
accelerato di circa 25 per cento all’anno.
Le prospettive
dello sviluppo del settore sono dunque
favorevoli al Marocco con potenzialità riconfermate verso 100.000 posti di
lavoro nel 2015 e una crescita di 13 miliardi di dirham del PIL per il periodo 2009-2015.
Per la
promozione della Piccola e Media Impresa (PME),
il Ministro ha ricordato l’avvio dello Stato di un dispositivo di sostegno
tecnico e finanziario completo per accompagnare la PME nei progetti d’investimento
e di crescita in cui il programma INMAA che costituisce una iniziativa unica in
Africa e che mira a trasformare di modo macroeconomico la competitività di
circa 100 imprese all’anno. Questo programma registra un aumento del 1,5 per cento
del PIL.
Amara ha,
inoltre, indicato che l’integrazione di nuovi settori, particolarmente quelli a forte potenziale
di sviluppo, nell’ambito del Patto Nazionale
dell’Emergenza Industriale (PNEI) è divenuto una necessità imperativa. Ci
sarà proceduto a questo proposito l’avvio della strategia del settore chimico e
parachimico in vista di sviluppare 15 filiali settoriali che contribuirà ad un
aumento di cifre d’affari del settore passando da 50 miliardi a 150 miliardi di
dirham e a un contributo al PIL dal 16 al 47 miliardi di dirham.
Organizzato
sul tema Emergenza, una dinamica impegnata all’iniziativa del Ministero dell’Industria, del Commercio
e delle Nuove tecnologie in partenariato con la CGEM e il gruppo professionale
delle banche del Marocco, il terzo convegno dell’Industria ha per obbiettivo di
comunicare sui risultati realizzati, mobilizzare gli attori economici ed
istituzionali, nazionali ed internazionali attorno al gioco in posta
industriale del paese e di mantenere l’impegno di tutti verso 2015.
Questo
incontro intende di essere una catalizzatore dell’espansione del settore industriale marocchino e
offre l’occasione di sostenere la dinamica in corso, di riaffermare il
potenziale di attraettività e di qualità delle infrastrutture del paese e di incoraggiare
nuove opportunità.