Abidjan 25 febbraio 2014 - All’occasione del Forum Economico Marocco Ivoriano organizzato ad Abidjan
nei giorni 24 -25 febbraio 2014, Il Re Mohammed VI del Marocco accompagnato dal
Primo ministro ivoriano, Daniel Kablan Duncan, ha lanciato appello per lo
sviluppo di partenariato reciprocamente proficuo in Africa, notando che il
Continente africano non ha bisogno di un aiuto umanitario ma ha bisogno di più
di progetti di sviluppo umano e sociale e che Africa rimane un grande
Continente con le sue forze vive, le sue risorse e della sue potenzialità,
invitando i paesi africani di prenderseli incarico.
Il Sovrano ha aggiunto che “Questo non è più un continente colonizzato,
ecco perché l’Africa deve dare fiducia all’Africa”, esortando i paesi del
Continente a non restare ostaggio di loro passato, né di loro problemi
politici, economici e sociali attuali. “l’Africa deve guardare suo avvenire con
determinazione e ottimismo” sfruttando queste potenzialità.
“Se il secolo precedente è stato quello dell’indipendenza degli Stati
africani, il 21° secolo dovrebbe essere quello della vittoria dei popoli contro
gli affanni del sottosviluppo, della povertà e dell’esclusione”, ha detto il
Sovrano, sottolineando che “una Africa dinamica e sviluppata non è un semplice
sogno per il domani, ciò può essere una realtà di oggi, ma a condizione di
agire”. II Sovrano ha esortato i paesi africani a fare in sorte che la mondializzazione
diventi una forza positiva per lo sviluppo dell’Africa attraverso una azione
che fa dallo sviluppo economico, il commercio e l’integrazione regionale
tematiche centrali.
Su un altro versante, il Re Mohammed VI ha affermato che il Marocco, come
la Costa d’Avorio, assuma pienamente la sua vocazione africana, quella che è
stata sempre la sua durante la sua Storia”. Il Marocco che è stato pioniere nello schema di
cooperazione triangolare, “è disposto a mettere al servizio paesi africani capitale
della credibilità e della fiducia che gode presso i suoi partner”, ha indicato
il sovrano, sottolineando la necessità per l'Africa di beneficiare delle
opportunità offerte dalla cooperazione triangolare, come strumento innovativo,
facilitando la coniugazione di sforzi e l’ottimizzazione delle risorse.
Per
il Sovrano, “tutti i progetti si valgano finché sono pertinenti e che si
destinano al servizio del cittadino”. “All’evidenza, ci sono progetti di
importanza nazionale. Il Marocco è posizionato bene per misuralo, perché nostri
progetti di infrastrutture sono interamente realizzati sulla base dell’expertise
marocchina come per esempio le autostrade, elettrificazione, dighe, porti o
aeroporti”, ha sottolineato il Re.
Il sovrano ha anche notato l'esistenza di progetti che, pur essendo più
piccoli, sono di particolare importanza perché interessano direttamente i
cittadini e mirano di migliorare la loro vita quotidiana. Il Re ha aggiunto che
la cooperazione, ieri basata sul rapporto di fiducia e di legami storici, oggi,
è, sempre più basata sull’efficacia, la performance e la credibilità.
il Forum Economico Marocco Ivoriano organizzato ad Abidjan dalla
Confederazione Generale delle Imprese CGECI e della Camera
industriale e la Confederazione Generale delle imprese marocchine CGEM, in partenariato con il Centro di promozione degli investimenti in Costa
d’Avorio (CEPICI), la Camera del Commercio e dell’Industria
ivoriana e la federazione ivoriana di piccoli e medie imprese (FIPME).
Questo forum economico multisettoriale (Agricoltura, Industria, Miniere,
Energia, Idrocarburi, Infrastrutture, BTP, Trasporto, Logistica, Sanità,
Turismo...) rafforzerà il partenariato sud - sud attraverso i settori pubblici
e privati dei due paesi.
In questi due giorni è stata presentata l’expertise marocchina, le opportunità
d’affari e le possibilità di partenariato tra le imprese marocchine e ivoriane,
nonché le potenzialità del mercato ivoriano come un vera locomotiva di tutta le
regione d’Africa Occidentale.
Oltre 400 operatori ivoriani e un centinaio di imprese marocchine hanno
partecipato a questo evento. All’apertura dei lavori hanno partecipato i membri
e rappresentanti delle organizzazioni di datori di lavoro dei due governi, le missioni diplomatiche a
Abidjan.
Yassine Belkassem