Riforma del tribunale militare: Attuazione nuova Costituzione marocchina in ambito della giustizia

domenica 16 marzo 20140 commenti

Yassine Belkassem
Nell’ambito di adattare le leggi marocchine nel settore della Giustizia con la nuova Costituzione approvata nel 2011 e i principi e le norme internazionali in vigore nella materia, il Consiglio dei Ministri marocchino, presieduto dal Re Mohammed VI ha approvato, venerdì scorso, un progetto legge per la riforma del tribunale militare. La riforma del tribunale militare traduce gli impegni costituzionali e internazionali del Marocco nell’edificazione della Stato dei diritti, della protezione e la promozione dei diritti umani in tutti i loro dimensioni in armonia con la nuova Costituzione e per consacrare le condizioni e le garanzie del processo equo davanti a tutti i tribunali marocchini.
Il progetto introduce i profondi cambiamenti relativi alla giustizia militare distinguendola dal modello di tribunale d'eccezione e portandola tra le istituzioni giudiziarie specializzate, garanti dei diritti e delle libertà, nella competenza, l’organizzazione, le procedure e la composizione della Corte del tribunale militare. In questo quadro, il progetto prevede l’esclusione dalla competenza del tribunale militare i civili qualunque siano i reati da loro commessi, nonché l’esclusione dei militari che commettano reati di diritto comune.
Questo progetto che pone il Marocco tra i paesi più sviluppati rispettosi dei diritti del’uomo, risponde proprio alle raccomandazioni presentate l’anno scorso al Sovrano dal Consiglio Nazionale dei Diritti dell’Uomo (CNDH), e che “si inserisce del consolidamento dello Stato di diritto, della giustizia e della protezione dei diritti umani”, come ha detto il presidente del CNDH, Driss El Yazami. 
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