Stolen – documentario censurato
da You Tube e fuori legge in Algeria
Stolen |
di Yassine
Belkassem
È stato censurato oggi “Stolen”
un documentario australiano girato nei campi di Tindouf in Algeria detti “campi
saharawi”.
“Stolen” di fama
internazionale, è stato presentato anche in Italia dall’Internazionale a Roma,
malgrado il rifiuto di alcuni ambienti filo Algeria in Italia.
Per “Internazionale a Roma”, il ciclo che propone i migliori
documentari prodotti nell'ultima stagione, selezionati per il festival che la
rivista organizza da anni a Ferrara, era in programma "Stolen" di Dan
Fallshaw e Violeta Ayala. Australia, 2009 (77', con sottotitoli in italiano). “Partiti
per documentare la situazione dei sahrawi, il popolo originario del Sahara
Occidentale, due registi australiani scoprono una realtà nascosta: l'esistenza
della schiavitù nei campi profughi del Fronte Polisario a Tindouf in Algeria”,
sottolinea il giornale italiano “Corriere della Sera”.
Il schiavismo è molto diffuso
in questi campi, la scorsa settimana le autorità Mauritane hanno arrestato un “proprietario”
proveniente da questi campi amministrati dall’Esercito algerino e i separatisti
del polisario, durante il suo spostamento nel deserto di Zwirat, in seguito
alla denuncia di una famiglia di colore nero composta di 11 membri messa in schiavitù.
Il sito “AlgeriaTimes” rapporta,
da Zwirat, che un famiglia saharawi composta da 11 membri è stata liberata
dalla schiavitù nei campi di Tindouf in Algeria grazie all’intervento
dell’Esercito della Mauritania.
La famiglia aveva
profittato del suo spostamento assieme al “proprietario” nel territorio
mauritano e hanno chiesto aiuto all’Esercito mauritano in un posto di blocco a
Tierce vicino a Zwirat, il 01 marzo
2013.
Il “proprietario” è stato
arrestato e denunciato di sfruttamento e schiavismo insieme al suo figlio.
La famiglia liberata ha
raccontato allo stesso giornale la sua vita e il tragedia del schiavismo in cui
le vittime sono uomini e donne di colore nero nei campi di Tindouf amministrata
dall’Esercito algerino e i separatisti del polisario.
La famiglia, condannando
il silenzio algerino di tutto ciò che accade nei campi di Tindouf, ha lanciato
appello alla Conferenza della Cooperazione Islamica, alla Liga Araba e tutte le
associazioni dei diritti umani arabe ed internazionali di intervenire d’urgenza
per liberare la gente sottomesse allo sfruttamento e al schiavismo.
Il giornale, apporta,
inoltre, una dichiarazione di uno esponente del movimento SAM Yahdih Mohamed
Ahmed Baba che lotta per la liberazione di neri nei campi, in cui esprimendo la
sua soddisfazione per liberazione di questa famiglia e sottolinea la volontà
del suo movimento di continuare a denunciare il polisario responsabile diretto
del schiavismo nei campi fino alla liberazione di tutti i schiavi.
“Stolen” è messo fuori
legge in Algeria, ora è stato censurato anche da You Tube, secondo quanto ha scritto
oggi il giornalista marocchino Moubarak Samane sul sito nordafricano “Akhbarona”,
l’Algeria che spende ogni anno miliardi di dollari per impedire di presentare
il documentario nei festival internazionali, è riuscita per ora a censurarlo
anche tramite questo mezzo di comunicazione.