Amazigh condannano l'oppressione razzista algerina e chiedono autodeterminazione del popolo kabile
Diverse mass media internazionali
ha apportato che le autorità algerine stanno avviando una campagna di
repressione contro i berberi amazigh durante i sit in e le manifestazioni in
Kabilia per la celebrazione delle primavere amazigh 1980 e 2001, organizzati dal
Movimento per l’Autonomia della Kabilia (MAK).
Prima di tutto le autorità
algerine hanno impedito, il 19/4/13 il libico Presidente del Congresso Mondiale
Amazigh Fathi Nkhalifa di entrare in Algeria e hanno arrestato, il 20/4/13 a
Tizi Ouzou il militante marocchino Primovice presidente del Congresso, Khalid Zirari ed i militanti
kabili Belkassem Lounes e Mustapha
Felfoul del MAK.
L’Algeria prosegue una politica di
marginalizzazione e di sradicamento dell’identità amazigh nel momento in cui i
paesi della regione del Maghreb hanno integrato questo componente dell’identità
maghrebina (Marocco, Tunisia e Libia).
Gli arresti e le misure di divieto
nel territorio algerino ai militanti amazigh costituiscono un’altra prova delle
violazioni dei diritti dell’uomo in Algeria condannati da tutto il mondo in
primis la MAK ha pubblicato un comunicato condannando il regime algerino razzista,
sottolineando che la reazione repressiva algerina è dovuta
dalla storica mobilitazione popolare della Kabilia attorno alla parola d’ordine
d’autodeterminazione del popolo Kabile.
Il MAK, ricordando che le personalità che hanno
risposto al suo invito per partecipare alle marce del popolo kabile sono state
indagate dai servizi di repressione algerini. “il MAK condanna le pratiche coloniali,
prende a testimonianza l’opinione pubblica internazionale davanti alla quale
queste pratiche non fanno che smontare un potere sempre deliquescente”.
“L’espulsione di Khalid
Zirari dalle autorità coloniali dell’Algeria araba conferma il carattere
razzista e anti-amazigh del potere algerino”, aggiunge il comunicato.
“Il MAK
informa”, conclude il comunicato, “che resta mobilizzata attraverso cellule di
crisi per la liberazione di tutti i detenuti, e aggiunge che né l’oppressione né
la repressione, né le intimidazioni e ancora nemmeno la diffamazione potranno
alterare la determinazione del popolo Kabile che s’è espresso oggi nelle grandi
città della Kabilia per il suo autodeterminazione”.
Il Congresso Mondiale degli Amizigh è fuori
legge in Algeria ma riconosciuta in Marocco, Tunisia e Libia.