Nota della RACMI sul 68° anniversario della Liberazione d’Italia dall'occupazione
nazi-fascista
Soldati marocchini a Poggibonsi (SI) |
All’occasione del 68° anniversario della Liberazione d’Italia dall'occupazione nazi-fascista, il 25 aprile, vorrei in qualità di coordinatore della RACMI dedicare questo contributo alla memoria di tutti i caduti, all’Europa libera dal nazifascismo compressa Italia.
Intendo così ricordare tutti coloro
che hanno offerto la loro vita per liberare Italia e non solo, dall’occupazione
nazifascista.
Se oggi l’Italia è una democrazia lo dobbiamo al sacrificio
dei partigiani e dei soldati delle Forze Alleate, oltre ovviamente all’impegno
e all’abnegazione di molti cittadini italiani.
Certamente le forze e le coscienze vive si impegnano, per
sempre, a mantenere viva la memoria delle lotte per la Liberazione, affinché la
pagina oscura del regime fascista e dell’occupazione nazista non si ripeta mai
più.
Alla liberazione d’Europa e accanto alle truppe alleati
hanno partecipato anche circa 200.000 soldati marocchini. I caduti nella
battaglia di onore erano in migliaia, tra 1939 e 1945.
Va sottolineato che tutti questi soldati marocchini
reclutati nell’Esercito francese per liberare Francia stessa, Italia, Olanda,
Belgio … occupati dalla Germania nazista si considerano a pieno titolo veri
alleati, come gli americani e gli europei. Questi soldati furono valorosi combattenti e feroci
difensori della libertà, ma il loro sacrificio per il quale il mondo libero
deve dare un eterno riconoscimento anche in Italia.
Da apportare che Francia, Olanda e
Belgio si ricordano, ogni anno, la partecipazione marocchina commemorando la
memoria dei soldati marocchini caduti nel campo d’onore, con la presenza
ufficiale dei marocchini, e in questa occasione chiedo pressantemente, a nome della
Rete delle Associazioni della Comunità Marocchina in Italia, il riconoscimento
ufficiale a questi soldati come veri e propri alleati alla liberazione d’Italia
e di avviare un dialogo serio con i marocchini per le future partecipazioni
alle cerimonie ufficiali e popolari della liberazione in tutta Italia.
Yassine Belkassem